Metodo di allenamento e stile lotta di Ash

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Ash sostiene che lui e i suoi Pokémon sono come una grande famiglia e questo influisce sul suo metodo di allenamento, basato principalmente sulla fiducia e sull'incoraggiamento dei suoi Pokémon, per sviluppare i loro punti di forza.

Molti allenatori sono portati a pensare che per rendere più forte un Pokémon bisogna lavorare sui suoi punti deboli, ma Ash ha capito che la cosa migliore é utilizzare i punti di forza di un Pokémon per coprire le sue debolezze.

Per citare un esempio: quando il suo Turtwig si é evoluto in Grotle non é stato più in grado di muoversi velocemente come prima, perciò Ash ha aiutato il pokémon a cambiare il suo stile di lotta lavorando sulla resistenza, in modo che Grotle potesse assorbire i colpi, anziché schivarli, per poi attaccare al momento giusto.


Sebbene Ash trasmetta molta fiducia e positività ai suoi Pokémon (al punto da essere disposto persino a fare da bersaglio delle loro mosse pur di aiutarli), in allenamento spesso diventa severo e intransigente.

Non pretende che i suoi Pokémon si sfianchino o  sacrifichino in alcun modo, però esige impegno e buona volontà, sostenendo che non bisogna mai arrendersi e che l'evoluzione non potrà mai sostituire del sano lavoro.

A proposito di evoluzioni, Ash con i suoi Pokémon é sempre stato molto comprensivo anche in questo: non obbliga mai un Pokémon ad evolvere, specie se contro la sua volontà, anche perché sostiene che un Pokémon possa diventare potentissimo lo stesso, se lo si allena con pazienza e amore (il che nella serie animata é possibile, essendo diversa dal videogioco).

Una delle più grandi abilità di Ash é quella di saper ideare tattiche di lotta basandosi su incontri di terze persone, per poi personalizzarle e potenziarle a modo suo.

Un chiaro esempio di ciò é il Controscudo, la tecnica più importante di Ash, a cui é arrivato dopo aver potenziato di volta in volta due tecniche ideate da Lucinda: l'Avvitamento e il Geloacquagetto.

L'Avvitamento consisteva nel far ruotare i pokémon per evitare elegantemente ed efficacemente dei colpi. Ash ebbe l'idea di potenziare questa tecnica con rotazioni su più direzioni, con cui diede vita a una spettacolare lotta alla prima  palestra di Sinnoh.

In seguito, a Lucinda venne l'idea di usare Geloraggio per trasformare l'Acquagetto del suo Buizel in un proiettile di ghiaccio, ma non riusciva mai ad ottenere l'effetto desiderato.

Quando Buizel é diventato il pokémon di Ash (in seguito allo scambio con Lucinda), lui ha capito che per far riuscire la tecnica era necessario che Buizel eseguisse una rotazione, in tal modo é riuscito a portare a termine la mossa, che é stata rinominata "Geloacquagetto". La stessa Lucinda ha affermato:  "Si, vero, l'ho ideata io...ma ci é voluto il tocco esperto di Ash per metterla in pratica!".

L'ultimo livello a cui Ash ha portato queste rotazioni é il Controscudo, una tecnica totalmente ideata da lui che consiste nell’annullare un attacco avversario usandone un altro, in modo da attaccare e difendersi al tempo stesso. Originariamente é stato studiato per contrastare l’ipnosi della Capopalestra Fannie.

L’idea é venuta ad Ash quando ha visto l’Ambipom di Lucinda contrastare il canto di un Delcatty usando il Doppiosmash. A quel punto il ragazzo ha pensato di potenziare questa strategia, applicandola alla tattica dell’avvitamento: ruotando e contemporaneamente lanciando i loro attacchi speciali, i Pokemon avrebbero creato una sorta di barriera con cui avrebbero bloccato la mossa ipnosi, e contemporaneamente attaccato il Pokemon avversario.

Durante l’incontro con Fannie, si é venuta a creare una situazione che ha portato Ash a svelare un’ulteriore caratteristica del suo Controscudo: bloccare non solo l’ipnosi, ma anche altre mosse, come Neropulsar. Questo ha colto alla sprovvista la capopalestra, che dopo aver visto il Controscudo ha pensato di mettere in difficoltà Ash schierando in campo il suo Mismagius, Pokemon non in grado di usare l’ipnosi.

Il motto di Ash é: "la miglior difesa é l'attacco", che si riflette, infatti, anche nella tecnica del Controscudo che ha ideato. Generalmente Ash preferisce usare degli attacchi come difesa, anziché schivare i colpi, ma ovviamente é molto abile anche in questo: Ash insegna sempre ai suoi pokémon ad aspettare fino all'ultimo secondo prima di schivare una mossa, per cogliere di sorpresa gli avversari.

Negli episodi é stato reso molto chiaro che Ash é anche piuttosto bravo in fisica: in molte occasioni ha fatto ricorso a leve, calcoli di spinte, forze e accelerazioni, combinazioni di elementi naturali eccetera.

Ash é infatti noto a tutti per essere un abilissimo stratega, che riesce ad ideare delle strategie improvvise, a cui nessuno oserebbe neanche pensare, quando si trova in situazioni critiche, spiazzando l'avversario che abbassa la guardia credendo di aver vinto. 

La maggior parte di queste strategie improvvise si basano sul controllo del campo lotta, che Ash riesce sempre ad usare a vantaggio dei propri pokémon (ad esempio far pattinare Chimchar su una Geloscheggia perché non riusciva a muoversi su un terreno ghiacciato, o usare delle rocce come se fossero alberi per far spostare velocemente il suo Treecko, che é un Pokémon abituato a muoversi nelle foreste).

A tal proposito, Brock ha sottolineato più volte che ottenere il controllo totale del Campo Lotta é qualcosa in cui Ash é sempre geniale, quando lo fa diventa praticamente imbattibile.

Le abilità di stratega di Ash sono visibili anche in altre situazioni: talvolta finge di essere in difficoltà o di aver fatto un errore e tiene nascoste fino all'ultimo alcune tecniche dei suoi Pokemon per far abbassare la guardia agli avversari.

Ash in battaglia é estremamente furbo, molto più di quanto sembra ed é molto difficile riuscire a ingannarlo, come ha detto, per fare un esempio, la stessa Capopalestra Fannie.

Una cosa che Ash raccomanda sempre a chi gli chiede consiglio sulle lotte é quella di mantenere la concentrazione: non bisogna mai distrarsi e pensare ad altro, bensì cercare il più possibile di essere in sintonia col proprio Pokémon, sia per riuscire a capire quando é arrivato al limite, sia per avere i riflessi pronti in ogni situazione.







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